La storia di Rovigno

In quale epoca fu formato Rovigno è difficile da affermare con sicurezza al 100%. Per la prima volta fu menzionato nell’opera "Cosmographia" dell’ anonimo Ravennese che parla di "Castrum Rubini" nel 5. secolo.

La storia di Rovigno

 

È molto probabile che Rovigno sia più vecchio, di passaggio dal 3. al 4. secolo, ma forse anche dal precedente periodo, dato che furono trovate le prove della vita sull’isola nel 2. e 1. secolo avanti Cristo. ”Castrum Rubini" fu sicuramente situato sul posto dell’attuale chiesa parrochiale St. Eufemia. In quel periodo l’Istria fu occupata dai Romani che restarono fino all’ anno 476. Allora avvennero le invasioni degli Unni, Ostrogoti e nell’ anno 539 dei Bizantini. La popolazione si rifugiò sull’ isola Rovigno (Ruigno, Ruginio, Ruvigno) che allora contava solamente qualche centinaia di abitanti. Non lontano si trova anche il paese di Cissa, la cosiddetta Atlantide rovignese, che probabilmente all’ incirca nel 6. o 7. secolo, fu sommersa a causa di un terremoto e da allora anche gli abitanti di Cissa popolarono l’isola di Rovigno. Circa l’esistenza di Cissa circolano molte leggende, seppure la sua esistenza non fu mai provata. Cissa ancora oggi vive nelle storie dei pescatori locali, che spesso con le loro reti estraggono dal fondo frammenti di anfore o mattoni sul posto della probabile città sommersa. Dopo Bisanzio (anno 788) l’Istria cadde sotto l’ autorità Francese. Durante il 9. secolo avvennero diverse incursioni dei saccheggiatori, dalla terra e dal mare (Slavi, Narentani, Saraceni).

Il periodo dal 9. al 11. secolo fu inquieto per tutta l’Istria, i possedimenti spesso cambiarono proprietari e le città cominciarono a combattere per l’autonomia, formarono le strutture comunali in opposizione al monarca dell’ Istria, della chiesa e feudale – patriarca Aquileiese. Allora si rafforzò anche Venezia, forte repubblica marinara, sotto il cui governo Rovigno cadde nell’anno 1283. Con questo alla città venne limitata l’autogestione, e al governo i veneziani misero una loro persona, il podestà. Nell’ epoca di Venezia Rovigno si sviluppò come forte centro di pescatori e cantiere navale, specialmente nel 17. e 18. secolo, quando ebbe il primato in Istria. Allora si rafforzarono anche le mura della città, la città cominciò a espandersi sulla terra, e nel anno 1763 fu riempito di terra lo stretto tra l’isola e la terra ferma e Rovigno diventò penisola.

La storia di Rovigno

 

A metà del 18. secolo Rovigno ebbe più di 8 mila abitanti, per cui anche le case a Rovigno furono più alte di quello che era usuale per le città di tipo simile sull’ Adriatico. Per il gran numero di abitanti e pellegrini allora si costruì anche l’attuale chiesa parrocchiale St. Eufemia. Nel 1797 crollò la repubblica di Venezia; per un periodo breve l’Istria fu sotto autorità Austriaca (fino all’ anno 1805) e poi di Napoleone.

Dal 1809 al 1813 l’Istria fu parte delle provincie Iliriche di Napoleone. Nell’ anno 1813 ritornarono a governare gli Austriaci e cominciò il periodo di sviluppo dell’ industria e della città stessa. Nel 1852 Rovigno ottenne una fabbrica per la produzione di cemento, nel 1872 una per il tabacco, nel 1878 una per la cera, nel 1882 una per il vetro e le sardine. Allora la costruzione navale andava a gonfie vele; dalla parte del sud della città furono situati perfino 6 piccoli cantieri navali, dei quali ancora oggi uno è in funzione.

Nell’ anno 1865 Rovigno ottenne un teatro, nel 1888 si costruì l’ ospedale e nel 1891 l’Istitutto di biologia marina. Alla fine del secolo Rovigno fu collegato con la ferrovia, ma già nel 1905 si installò l’illuminazione a gas e un anno dopo anche il telefono.

È interessante accentuare che alla fine del secolo (1890) una delle isole dell’ archipelago Rovignese, l’attuale Isola Rossa, fu comprata dal console Giapponese a Trieste J. G. Huetterott. Un gran numero di abitanti di Rovigno, cosiddetti Rovignesi, nella seconda metà del secolo partì per Pola, che allora era il più grande porto di marina militare della monarchia Austro – Ungarica.

Non lontano da Rovigno si trova anche il relitto più famoso dell’ epoca Austriaca – Barone Gautsch. Con il crollo della monarchia, Rovigno alla fine della 1. guerra mondiale (1914 – 1918) cadde sotto l’Italia fascista, fino alla capitolazione nel 1943. Fino alla fine della 2. guerra mondiale la città fu sotto l’occupazione tedesca.

Nella seconda metà del 20. secolo, Rovigno come anche la Croazia intera furono parte della Iugoslavia, fino ai cambiamenti politici nel 1991., quando la Croazia prese la strada dell’indipendenza che fu riconosciuta a gennaio del 1992.

Il numero di abitanti negli ultimi cento anni è oscillato tra 12 e 15 mila; oggi ufficialmente la città conta 14.234 abitanti.

Negli ultimi quarant’anni, Rovigno si è sviluppato in un vero e proprio centro turistico per la sua natura, la sua varietà di costa e le molte isole, l’ambiente interessante, il piacevole clima mediterraneo, le varie unità abitative, le capacità turistiche e i valori storico - culturali . Tutto questo rende Rovigno una meta ideale per la vacanza, provato dagli elogi del gran numero di ospiti e dai premi di varie associazioni e gruppi turistiche.

Testo: Slobodan Hercigonja

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